uffcio Stampa2024-03-08T10:13:37+00:00
La Direzione Investigativa Antimafia di Catania, ha eseguito un provvedimento di confisca dei beni emesso dal Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione, nei confronti di un imprenditore operante nel settore del commercio di materie plastiche e nella raccolta di rifiuti non pericolosi nella provincia di Ragusa.
L’imprenditore, già condannato per traffico di stupefacenti e coinvolto in diverse inchieste della Procura della Repubblica di Caltanissetta (riguardo ad un’organizzazione di stampo mafioso finalizzata alla commissione di estorsioni nei confronti di imprenditori agricoli, ai quali venivano imposti la raccolta delle plastiche esauste provenienti dalle serre e il servizio di guardiania), nell’ottobre 2019 è stato tratto in arresto su ordine della Procura della Repubblica di Catania, poiché, avvalendosi della capacità di intimidazione del sodalizio mafioso di appartenenza e della conseguente condizione di assoggettamento e omertà che ne derivava, riusciva a monopolizzare la raccolta delle plastiche dismesse dalle serre insistenti in provincia di Ragusa, imponendone ai serricoltori il conferimento in via esclusiva ad una sola impresa.
Il destinatario della misura ablativa ha strutturato le proprie attività economiche avvalendosi dell’appoggio di esponenti di prim’ordine del clan Carbonaro-Dominante, egemone nell’hinterland ibleo, inserito nell’organizzazione mafiosa denominata “Stidda”, operante nei territori menzionati sin dagli anni ’80.
È stato accertato da diverse attività investigative che tale gruppo criminale, tra i tanti affari illeciti, è attratto dal fiorente settore del riciclo delle materie plastiche impiegate in agricoltura, inquinando il tessuto economico con posizioni di assoluto monopolio.
Il Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione ha valutato positivamente gli elementi forniti dalla DIA e dalla Procura della Repubblica, ritenendo sussistente la pericolosità sociale e avallando la ricostruzione economica-finanziaria-reddituale eseguita dalla DIA di Catania, che è riuscita a comprovare e documentare una marcata sproporzione tra i redditi dichiarati dall’imprenditore e dal proprio nucleo familiare e il patrimonio accumulato negli anni.
Sono oggi in confisca ed amministrate dal Tribunale, tramite un amministratore giudiziario appositamente nominato, n. 3 aziende operanti nel commercio di materie plastiche e nella raccolta di rifiuti non pericolosi, 5 unità immobiliari e due autoveicoli. Il patrimonio sottoposto a confisca è valutato in circa 3.000.000,00 euro.
Catania, 08 marzo 2024
Comunicati stampa
LA D.I.A. ESEGUE UN SEQUESTRO DI BENI PER UN VALORE DI 3 MILIONI DI EURO RICONDUCIBILI AL CLAN GIULIANO DI PACHINO
Comunicato Comunicato La Direzione Investigativa Antimafia, in seguito a mirate indagini personali e patrimoniali, ha posto i sigilli ad un complesso imprenditoriale... leggi di più
COLPO ALLA ‘NDRANGHETA DI PLATI’: LA DIA SEQUESTRA 6 MILIONI DI EURO AD ESPONENTE DI SPICCO DELLA COSCA BARBARO
https://direzioneinvestigativaantimafia.interno.gov.it/wp-content/uploads/2024/11/video_DIA_RC.mp4 Comunicato Comunicato La Direzione Investigativa Antimafia, coordinata dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, diretta dal Procuratore Distrettuale... leggi di più
LA DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA SEQUESTRA BENI PER 1.200.000 EURO AD IMPRENDITORE CONTIGUO A “COSA NOSTRA” ENNESE
Comunicato Comunicato La Direzione Investigativa Antimafia ha dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro di beni emesso dal Tribunale di Caltanissetta –... leggi di più
COLPO ALLA MAFIA DEL GARGANO: LA DIA SOTTOPONE ALL’AMMINISTRAZIONE GIUDIZIARIA DUE AZIENDE DI MANFREDONIA DOPO L’OPERAZIONE “OMNIA NOSTRA”
Comunicato Comunicato La Direzione Investigativa Antimafia sta dando esecuzione al decreto con il quale il Tribunale di Bari – III Sezione Penale... leggi di più