Fabrizio2025-07-11T07:25:45+00:00
Su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, in data 08/07/2025 il ROS -dell’Arma dei Carabinieri ha eseguito nelle aree di Roma, Reggio Calabria, Catanzaro, Cosenza, L’Aquila, Latina e Pistoia una misura cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma, su richiesta della citata Procura Distrettuale, nei confronti di n. 28 indagati di nazionalità italiana e albanese, gravemente indiziati di aver preso parte ad un’associazione criminale di matrice ‘ndranghetista, con base a Roma ed operante nell’intero territorio nazionale.
Il provvedimento si basa sugli elementi acquisiti dal ROS, nell’ambito di indagini dirette dalla Procura della Repubblica – DDA – presso il Tribunale di Roma, sulla figura di un 57 enne calabrese, già precedentemente condannato in via definitiva per la violazione dell’art. 416 bis C.P., perché ritenuto elemento apicale della locale di Volpiano (TO), promanazione di quella di Platì (RC). Il predetto, trasferitosi a Roma agli inizi degli anni 2000, in virtù della gravità indiziaria, è emerso come abbia assunto il controllo dell’area di San Basilio, promuovendo la nascita di un’associazione composta, tra gli altri, anche dai tre figli, con legami stabili con una paritetica struttura criminale albanese, utilizzata per gli aspetti logistici (estrazione dei carichi dai porti spagnoli e olandesi nonché per il successivo trasporto) e per lo smercio del narcotico in altre zone della Capitale. La cocaina veniva acquisita in Sud America e fatta giungere, tramite container in alcuni porti della Spagna, a Rotterdam (Olanda) e a quello di Gioia Tauro (RC), anche sfruttando l’interazione con altri broker calabresi, per poi giungere sul mercato romano dove veniva smerciata al dettaglio.
Complessivamente, l’attività investigativa si è conclusa con l’emissione di n. 28 provvedimenti cautelari detentivi, n. 6 interrogatori preventivi, l’arresto in flagranza di reato di n. 11 soggetti, nonché, all’estero, di n. 5 latitanti ed il sequestro di ingenti quantitativi di stupefacente (oltre 1 tonnellata di cocaina e 1497 kg di hashish).
Le attività investigative, dirette dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, sono state condotte in cooperazione internazionale con diverse polizie estere e sono state supportate dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (DCSA), dal Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP), da Interpol- progetto I-CAN, da @ON Network – progetto finanziato dalla Commissione UE di cui la DIA è Project Leader, nonché dalle Agenzie Europol e Eurojust. Inoltre, la fase esecutiva in Albania è stata assicurata dalla Forza Operazionale del Dipartimento della Polizia Criminale.