uffcio Stampa2024-08-28T05:32:27+00:00
Il Centro Operativo DIA di Brescia, nell’ambito delle autonome attività di monitoraggio condotte sulle presenze criminali radicate nel territorio di specifica competenza nonché di attenta analisi delle dinamiche societario-finanziarie che alle stesse sono riconducili, sviluppando risultanze già emerse con riferimento all’indagine coordinata dalla D.D.A. presso la Procura della Repubblica di Catanzaro denominata “Operazione Glicine-Acheronte”, ha proposto ed ottenuto dal Tribunale della Leonessa l’applicazione della misura preventiva non ablativa dell’amministrazione giudiziaria prevista dall’art.34 del Codice Antimafia, nei confronti di 8 società con sedi nelle province di Brescia e Mantova e variamente operanti nei settori agricolo, ippico, estrattivo, ma – soprattutto – turistico e della ristorazione.
L’intero compendio societario, con volume d’affari superiore nel complesso a 15 milioni di euro, è riferibile ad imprenditore di origine veronese, agli arresti domiciliari nel mantovano, dove è residente dal mese di giugno 2023 ed operante soprattutto tramite un rinomato complesso ricettivo situato in una nota località turistica.
Gli approfondimenti condotti dalla DIA, anche mediante ricorso all’esame dei flussi di segnalazioni per operazioni sospette di riciclaggio, gestiti dall’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia, hanno consentito di confermare l’esistenza di radicati rapporti e cointeressenze finanziarie (anche estere) con esponenti di una famiglia ‘ndranghetista che, in varie circostanze, avevano palesato propensione ad intraprendere investimenti nei territori limitrofi al Lago di Garda.
È stata tratteggiata, quindi, la proficua ricaduta in termini operativi ed anche finanziari, che tale tipologia di contatti – non connotati da profili di occasionalità – ha avuto sulla gestione di un’ampia parte dell’articolata sfera societaria facente capo all’imprenditore in questione.
In esito alla predetta misura preventiva, l’amministrazione delle società è stata affidata per la durata minima di un anno ad un collegio composto da 3 amministratori che, progressivamente, stanno subentrando nelle attività gestorie.
L’applicazione dell’art. 34 CAM, come normativamente prescritto, determina l’immediata inefficacia di tutte le misure interdittive di natura prefettizia e comunale che, nel tempo, erano state irrogate nei confronti delle stesse società.
Brescia, 28 agosto 2024
Comunicati stampa
LA DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA CONFISCA BENI PER OLTRE 2 MILIONI DI EURO AD IMPRENDITORE CONTIGUO ALLA MAFIA GELESE
Comunicato Comunicato La Direzione Investigativa Antimafia ha dato esecuzione ad un decreto di confisca definitiva di beni, ai sensi della normativa antimafia,... leggi di più
Presentazione del Calendario Istituzionale 2025
Presentazione Calendario Istituzionale 2025 Video della cerimonia di presentazione del Calendario istituzionale DIA 2025https://youtu.be/83KYYaE5v0U?si=H8Z4tny7Bd4Ua2bzVideo di presentazione del Calendario istituzionale DIA 2025Il... leggi di più
Operazione Taken Down
Comunicato Comunicato Su disposizione della Procura distrettuale della Repubblica di Catania, la Polizia di Stato – con la compartecipazione degli organi giudiziari... leggi di più
FOGGIA, LA DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA SEQUESTRA BENI PER 1.500.000 DI EURO
https://direzioneinvestigativaantimafia.interno.gov.it/wp-content/uploads/2024/11/Operazione-C.O.-Bari_COMPRES.mp4 Comunicato Comunicato Con la misura di prevenzione eseguita oggi, sono tre i provvedimenti emessi, in poco più di un anno e mezzo,... leggi di più