Nelle prime ore della giornata del 22 maggio 2024, i Carabinieri del ROS, con il supporto dei Comandi Provinciali di Enna, Caltanissetta, Catania e Brescia, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 15 individui. Queste persone sono gravemente indiziate di associazione per delinquere finalizzata alla produzione e traffico di sostanze stupefacenti, specificamente marijuana e hashish, aggravata dalla disponibilità di armi. L’ordinanza è stata emessa dal GIP del Tribunale di Caltanissetta, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA).
Tra i 15 arrestati, tre sono anche indagati per intestazione fittizia di beni per eludere la normativa sulle misure di prevenzione. Uno di questi tre affronta un’ulteriore accusa per possesso di armi e munizioni. L’ordinanza ha colpito anche due persone indiziate solo per il delitto di cui all’art. 73 d.p.r. 309/90. Tutti gli indagati sono stati sottoposti alla misura cautelare in carcere, tranne due che sono stati messi agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
Nell’ambito dell’inchiesta, la DDA di Caltanissetta ha emesso decreti di perquisizione in Germania tramite Ordine di Indagine Europeo, mirati a due soggetti residenti a Colonia. Queste perquisizioni sono state eseguite dalla Polizia Criminale di Colonia e BKA con il supporto del ROS e della rete @ON finanziata dalla Commissione UE. L’indagine è una prosecuzione dell’impegno della Procura di Caltanissetta e del ROS nel contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa nella provincia di Enna.
L’indagine ha rivelato un traffico di droga tra Germania e Italia, con marijuana e hashish provenienti dalla Germania e destinati a Barrafranca, gestiti da emigrati barresi. Il 4 dicembre 2021, il figlio di uno degli indagati è stato arrestato in Baviera con 300 grammi di cocaina. Le intercettazioni e le investigazioni hanno evidenziato il coinvolgimento di membri della criminalità organizzata di Catania e l’esistenza di una piantagione di Cannabis Indica a Barrafranca, scoperta il 25 novembre 2022.
Nel corso delle indagini sono state sequestrate numerose armi, tra cui un fucile a canne mozze, diverse pistole, una carabina e oltre 3000 cartucce. Questo sequestro ha confermato la pericolosità e l’armamento dell’organizzazione criminale.