uffcio Stampa2025-03-06T08:43:44+00:00
Il Procuratore della Repubblica,
ritenuta la rilevanza dei fatti accertati e l’interesse pubblico alla diffusione della
vicenda oggetto del procedimento penale trattato da questa Direzione Distrettuale
Antimafia, tenuto conto della entità della misura disposta dal Giudice per le indagini
preliminari, su richiesta di questa D.D.A.;
ritenuto inoltre la necessità di assicurare una comunicazione istituzionale rispettosa
della ricostruzione investigativa sin qui operata, garantendo- nel pieno rispetto della
presunzione di non colpevolezza- parità di accesso degli organi di comunicazione ad
un fonte informativa qualificata, tale essendo quest’Ufficio titolare del procedimento
cui inerisce la misura disposta;
comunica
che, nel corso della mattina del 21 marzo 2024 (e non 22 aprile 2024 come
erroneamente riportato nella prima versione), la Direzione Investigativa Antimafia di
Firenze, ha eseguito un provvedimento di sequestro preventivo ex art. 321 c.p.p.
finalizzato alla confisca, emesso dal Tribunale di Firenze- Sezione del Giudice per le
Indagini Preliminari. Tale sequestro è stato disposto, nei limiti statuiti dal Giudice delle
indagini preliminari, all’esito della richiesta di questa DIREZIONE DISTRETTUALE
ANTIMAFIA, avanzata nel procedimento penale nei confronti del sig. Marcello
Dell’Utri.
In particolare, la misura cautelare reale è stata richiesta ed ottenuta con riguardo alle
fattispecie di reato di cui agli articoli 30 e 31 legge 13 settembre 1982, n. 646, di cui
agli artt. 81 II c. c. p., 31legge 13 settembre 1982, n. 646, in relazione all’art. 30 della
medesima normativa, poiché, l’indagato, con più azioni e omissioni, in tempi diversi,
in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, pur essendovi tenuto – in quanto
condannato con decisione passata in giudicato, a seguito della sentenza della Corte di
Cassazione del 9 maggio 2014, depositata il l 0 luglio 2014, per il reato di concorso
esterno nel delitto di associazione di tipo mafioso – ometteva di comunicare, entro i
termini stabiliti dalla legge, le variazioni patrimoniali indicate nell’art. 30 della
medesima normativa per un ammontare complessivo di 42.679.200 euro.
Con il provvedimento in narrativa è stato disposto il sequestro preventivo in forma
diretta, sino alla concorrenza della somma di l 0.840.451, 72 euro, riconducibile a
Marcello Dell’Otri nonché, per la quota parte di 8.250.000,00 euro della somma
complessivamente suindicata, anche indirettamente riconducibile al predetto, per il
tramite di Miranda Anna Ratti, ovvero per equivalente sui beni nella disponibilità
diretta e indiretta di Marcello Dell’Otri nelle modalità e quote sopra indicate.
L’indagine in cui risulta emessa la predetta misura cautelare reale, si inserisce nel
quadro di procedimento penale oggetto di un più ampio coordinamento investigativo,
portato avanti, in ambito nazionale, dalla Direzione Nazionale Antimafia e
Antiterrorismo, finalizzato all’individuazione dei mandanti esterni delle stragi
continentali del 1993-1994.
Nel corso del procedimento sono stati condotti vari accertamenti concernenti i flussi
finanziari che hanno riguardato Marcello Dell’Otri dal 2014 ad oggi. Secondo quanto
sin qui emerso, questi, pur essendovi tenuto, in quanto condannato con decisione
passata in giudicato, a seguito della sentenza della Corte di Cassazione del 9 maggio
2014, depositata il l 0 luglio 2014, per il reato di concorso esterno nel delitto di
associazione di tipo mafioso, ometteva di comunicare, entro i termini stabiliti dalla
legge, le variazioni patrimoniali indicate nell’art. 30 della legge n.64611982 per
l’ammontare sopra indicato, per come rideterminato dal Giudice delle indagini
preliminari.
Si precisa che l’indagato è assistito per tutta la durata del procedimento – attualmente
ancora in fase investigativa- dalla presunzione di non colpevolezza.
Si trasmette per opportuna conoscenza al sig. Procuratore Generale presso la Corte
d’Appello di Firenze, nonché al Signor Procuratore Nazionale Antimafia e
Antiterrorismo.
Il presente comunicato sostituisce quello inoltrato nel corso della mattinata.
Alla segreteria in sede per gli adempimenti.
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