uffcio Stampa2023-10-24T07:14:17+00:00
La Direzione Investigativa Antimafia, la Polizia di Stato di Trapani ed il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Trapani hanno dato esecuzione a Ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Palermo, su richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, con cui sono state disposte 21 misure restrittive, di cui 17 in carcere e 4 ai domiciliari, nei confronti di altrettante persone ritenute appartenenti alle famiglie mafiose di Custonaci, Valderice e Trapani, appartenenti al mandamento di “cosa nostra” del capoluogo trapanese.
Contestualmente sono state eseguite numerose perquisizioni anche nei confronti di ulteriori soggetti indagati a piede libero ed è stata altresì acquisita documentazione tecnico-amministrativa e contabile presso il Comune di Custonaci: tra gli arrestati figura un esponente di spicco della precedente giunta municipale custonacese, mentre un ex sindaco e un consigliere comunale di maggioranza in carica, tutti indagati a piede libero, sono stati perquisiti. L’operazione congiunta denominata “Scialandro”, durata due anni, cui hanno lavorato la D.I.A. di Palermo e Trapani, la Squadra Mobile della Questura di Trapani, nonché il citato Nucleo Investigativo dell’Arma dei Carabinieri di Trapani, ha permesso di raccogliere a loro carico gravi indizi di colpevolezza per reati di natura associativa di stampo mafioso o comunque per reati connotati dall’aggravante mafiosa. Nello specifico, le indagini hanno portato alla luce sinergie e rapporti opachi tra esponenti della vecchia amministrazione comunale di Custonaci e le consorterie mafiose grazie ai quali queste ultime riuscivano ad imporre all’ente locale i nominativi dei beneficiari di contributi solidaristici per far fronte alle condizioni di disagio economico dovuto alla pandemia da Covid-19, o a pilotare l’affidamento di appalti pubblici in favore di ditte colluse o a loro riconducibili, anche per interposta persona, una delle quali aveva proceduto all’assunzione fittizia di un ergastolano allo scopo di consentirgli di beneficiare della semilibertà. Il controllo socio-economico del territorio veniva attuato anche attraverso estorsioni e intimidazioni nei confronti dei titolari di aziende agricole per dissuaderli dall’acquisto di terreni finiti nel mirino dei sodalizi mafiosi.
Trapani, 24 ottobre 2023
Comunicati stampa
LA DIA CONFISCA DEFINITIVAMENTE BENI E SOCIETÀ AD IMPRENDITORE GIA’ CONDANNATO IN UN’INCHIESTA SU MAFIA E APPALTI DEGLI ANNI 90
https://youtu.be/yWNmEAG_gTo Comunicato Comunicato La Direzione Investigativa Antimafia ha dato esecuzione ad un provvedimento di confisca emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale... read more
ESTORSIONI SU LAVORI PUBBLICI IN CALABRIA. LA DIA ARRESTA 6 PERSONE TRA MAFIOSI E IMPRENDITORI, SEQUESTRANDO 3 AZIENDE IMPEGNATE ANCHE NEI LAVORI DEL TERZO MEGALOTTO DELLA SS 106.
Comunicato Comunicato Nella mattinata odierna, 17.1.2025, personale del Centro Operativo della Direzione Investigativa Antimafia (DIA) di Catanzaro, con il coordinamento della Procura... read more
LA DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA ESEGUE 7 MISURE CAUTELARI NEI CONFRONTI DI AFFILIATI AL CLAN MALLARDO
https://direzioneinvestigativaantimafia.interno.gov.it/wp-content/uploads/2025/01/15gennaio2025.mp4 Comunicato Comunicato Per delega del Procuratore Distrettuale di Napoli, si comunica che la Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito una ordinanza di custodia... read more
LA DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA ESEGUE 53 MISURE CAUTELARI NEI CONFRONTI DI AFFILIATI AL CLAN AMATO PAGANO
Lancio Stampa Comunicato Stampa Lancio Stampa Per delega del Procuratore della Repubblica di Napoli, si comunica che, nella mattinata odierna, la Direzione Investigativa... read more