uffcio Stampa2022-01-27T12:11:28+00:00
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Organizzazione:
NDRANGHETA
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Misura adottata:
SEQUESTRO
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Ammontare:
oltre 6 milioni di euro
La Direzione Investigativa Antimafia, su disposizione del Tribunale di Reggio Calabria, ha eseguito un provvedimento di sequestro di beni nei confronti di un soggetto residente nel comasco.
La misura cautelare ablativa giunge
all’esito di approfondite indagini patrimoniali delegate al Centro Operativo D.I.A
di Milano dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria nei confronti dell’intero
nucleo familiare del soggetto. Quest’ultimo è stato ritenuto socialmente
pericoloso sulla base di un curriculum
criminale ultratrentennale iniziato nel 1988 durante il quale oltre a riportare
numerose condanne per reati predatori (associazione per delinquere,
ricettazione, rapine e furti anche di auto di lusso) è risultato gravemente
indiziato di appartenere a una cosca mafiosa di matrice ‘ndranghetista.
Infatti il proposto era già stato
indagato nell’ambito di pregressa operazione antimafia coordinata dalla
Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, che nel luglio 2016 aveva
portato all’arresto di 40 soggetti affiliati e contigui alla ‘ndrangheta.
In tale contesto lo stesso venne ritenuto partecipe nel favorire l’attività
imprenditoriale del sodalizio criminale quale socio occulto in alcune aziende al
fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione.
Ulteriori indizi di reità sono emersi
dall’analisi svolta dalla D.I.A su numerose segnalazioni di operazioni
finanziarie sospette che hanno messo in luce i collegamenti fra tre società di
giochi e scommesse riconducibili all’indagato e alla criminalità organizzata.
La ricostruzione della situazione
economico-finanziaria dell’intero nucleo familiare ha evidenziato che i beni
sequestrati oggi dalla D.I.A sono stati acquistati, costituiti, capitalizzati
ed alimentati in costanza di sperequazione rispetto ai redditi dichiarati. Sulla
base del compendio probatorio sono altresì emersi indizi sufficienti per
ritenere quei beni il frutto o il reimpiego delle attività illecite del
prevenuto.
Inoltre sussistendo motivi di
particolare gravità, con il medesimo provvedimento il Tribunale di Reggio
Calabria ha disposto nei confronti dello stesso l’applicazione provvisoria dei
divieti previsti dal codice antimafia con cui in sintesi viene inibito al
proposto di ottenere tra l’altro licenze o autorizzazioni di polizia e di
commercio.
Il sequestro, che è stato eseguito
con la collaborazione dell’organo collaterale svizzero nell’ambito delle
ordinarie procedure di cooperazione internazionale, ha riguardato posizioni finanziarie e quote azionarie
relative a 8 società informatiche aventi
sedi legali in Milano, Roma e Canton Ticino (CH) attive nel campo del settore delle
scommesse e lotterie. Nel dettaglio le società interessate dal provvedimento
ablativo risultano capitalizzate complessivamente
per oltre 6 milioni di euro e nell’ultimo biennio hanno conseguito volumi d’affari complessivamente per oltre
15 milioni di euro.
L’odierna operazione si inserisce
nelle attività finalizzate all’aggressione delle illecite ricchezze acquisite e
riconducibili direttamente o indirettamente a contesti delinquenziali agendo
così a tutela e salvaguardia della parte sana del tessuto economico nazionale.
Milano,
25 gennaio 2022
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