Stampa 12022-11-03T06:18:46+00:00
Per delega del Procuratore della Repubblica distrettuale di Napoli f.f., si comunica quanto segue.
Nell’ambito di un’indagine coordinata della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna e personale della Direzione Investigativa Antimafia, articolazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, hanno dato esecuzione a un’Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Napoli, a carico di 25 soggetti, ritenuti appartenenti al Clan “Sangermano” con operatività nell’agro nolano, gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, estorsione, trasferimento fraudolento di valori, illecita concorrenza, usura, autoriciclaggio e porto e detenzione illegale di armi comuni da sparo, quest’ultimi reati aggravati dalle finalità e modalità mafiose.
L’attività investigativa, svolta dal 2016 al 2019, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, ha consentito di evidenziare l’operatività del sodalizio criminale, con base a San Paolo Bel Sito (NA) e con interessi in gran parte nell’agro nolano ed in una parte della provincia di Avellino, tendente ad affermare il proprio controllo egemonico sul territorio di interesse, anche con la disponibilità di una importante quantità di armi comuni da sparo. Le indagini hanno fatto emergere plurime condotte estorsive poste in essere dal sodalizio attraverso l’imposizione di articoli caseari a numerosi esercizi commerciali della zona, nonché l’induzione degli imprenditori all’acquisto di provviste per l’edilizia da una sola rivendita di riferimento. Il sodalizio si assicurava importanti profitti economici anche attraverso l’attività di riciclaggio, l’illecito esercizio della professione creditizia e la concorrenza illecita esercitata grazie alla forza di intimidazione promanante dalla perdurante azione associativa sul territorio. A dimostrazione della pressante presenza del clan sul territorio, nel corso della processione della patrona del paese, l’effigie della Santa era stata fatta “inchinare” innanzi l’abitazione del capo clan. Nel corso delle attività, i carabinieri hanno dato esecuzione anche ad un decreto di sequestro preventivo, per un valore di circa 30 milioni di euro, su immobili (terreni e fabbricati), società, autovetture e rapporti finanziari. Il provvedimento eseguito è una misura disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari di essa sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.
Comunicati stampa
Operazione della DIA a Salerno: sequestro da 2,5 milioni a imprenditore ritenuto vicino al clan Desiderio
https://youtu.be/eda-OVzAO4c Comunicato Comunicato La Direzione Investigativa Antimafia ha dato esecuzione, in Mercato San Severino (SA) e Roccapiemonte (SA), ad un decreto di sequestro... leggi di più
La Direzione Investigativa Antimafia sequestra beni e un bar a due pregiudicati per mafia nel messinese
https://youtu.be/waNJZ3Ne8HA Comunicato Comunicato Nella giornata odierna personale della Direzione Investigativa Antimafia di Messina, coordinata dalla Procura della Repubblica O.O.A di Messina, sta procedendo... leggi di più
OPERAZIONE EUREKA
Oltre 1.000 anni di carcere per i membri della mafia a seguito della più grande azione mai condotta contro la... leggi di più
Colpo al clan “Attanasio”: la Direzione Investigativa Antimafia sequestra beni per un milione di euro ad un affiliato nel siracusano
https://youtu.be/-RTK0iuxgb8 Comunicato Comunicato La Direzione Investigativa Antimafia, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania, a seguito... leggi di più