uffcio Stampa2022-01-31T16:50:21+00:00
La
Direzione Investigazione Antimafia e la Sezione Operativa della Compagnia
Carabinieri di Cassino, a
seguito di richiesta di applicazione della misura di prevenzione patrimoniale
della confisca dei beni avanzata dalle Procure della Repubblica di Roma-DDA e Cassino,
hanno dato esecuzione ad un
provvedimento di confisca beni patrimoniali del Tribunale di Roma – Sezione III
Penale – Sezione specializzata – Misure di Prevenzione nei confronti di 9
soggetti appartenenti ad un nucleo familiare di etnia rom, stanziati nel basso Lazio, già noti per appartenenza ad
un sodalizio criminale.
L’importante
risultato odierno è il frutto di una
proficua sinergia investigativa che prende le mosse da due distinte attività svolte
dall’Arma di Cassino che nell’ambito di due indagini condotte nel 2019 e
nel 2016, quest’ultima svolta
congiuntamente con la Guardia di Finanza, avevano consentito di evidenziare a
carico dei proposti un contesto associativo dedito allo spaccio di
stupefacenti, all’usura, alle estorsioni e all’intestazione fittizia di beni.
Le
risultanze di tali indagini, corroborate dai successivi approfondimenti di
natura reddituale e patrimoniale svolti dal Centro operativo DIA di Roma, hanno
permesso, da un lato di delineare la pericolosità sociale della compagine
criminosa e, dall’altro, di far emergere l’evidente sproporzione tra i redditi
dichiarati dai soggetti e i cospicui beni accumulati illegalmente nel tempo.
I
beni confiscato riguardano 12 immobili
(6 terreni e 6 fabbricati) per un valore di circa 1,5 milioni di euro e sono situati in Abruzzo e nel basso Lazio.
L’importante
risultato odierno conferma la rilevanza strategica della lotta ai patrimoni
illeciti accumulati dalla criminalità , sia comune che di tipo associativo,
atteso che i profitti ottenuti attraverso i traffici criminali vengono
sottratti all’economia reale attraverso operazioni di reimpiego in attivitÃ
apparentemente lecite e dimostra come l’Autorità giudiziaria e le Forze di
polizia continuino a confermare la propria azione di repressione per garantire
un’efficace risposta alle istanze di giustizia e sicurezza dei cittadini.
Roma,
31 gennaio 2022
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