Nestore

OPERAZIONE “NESTORE”
Il personale del Centro Operativo DIA di Milano, nell’ambito dell’operazione “Nestore”, in Pavia e Novara, ha arrestato il 13 luglio 2010, CHIRIACO Carlo Antonio, Direttore Sanitario della ASL di Pavia, BERTUCCA Francesco e COLUCCIO Rocco.
Contestualmente, sono state eseguite numerose perquisizioni e sequestri di beni immobili e mobili, anche di società di persone, per un valore di circa 7,2 milioni Euro, e notificato n. 6 avvisi di garanzia a imprenditori e politici locali ritenuti responsabili di vicende di corruttela.
Le indagini della DIA hanno permesso di individuare la presenza di una struttura di tipo mafioso della ‘Ndrangheta, composta da soggetti riconducibili al cosiddetto “mandamento della Jonica” che, nel territorio lombardo, avevano originato una serie di “locali” e un organo di vertice, denominato “Lombardia”, a cui venne assegnata la funzione di coordinamento e controllo delle attività criminogene.
In ragione di una mirata strategia procedimentale postulata dall’A.G. milanese, l’attività della DIA è confluita nel più ampio filone dell’operazione “Infinito”, che ha visto il coinvolgimento dei Carabinieri di Milano e Monza, spiegando i suoi effetti con un provvedimento custodiale nei confronti di altri 157 soggetti, ritenuti responsabili, a diverso titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, omicidio, riciclaggio, estorsione, usura, reati contro il patrimonio, violazione legge armi e stupefacenti, corruzione, intestazione fittizia di beni ed esercizio abusivo di attività finanziaria. Contestualmente, i Carabinieri del R.O.S. e del Comando Provinciale di Reggio Calabria, nonché la Squadra Mobile reggina, hanno eseguito 121 provvedimenti di fermo di indiziati di delitto.
Gli elementi raccolti, inoltre, hanno permesso di arrestare, per l’appartenenza ad associazione mafiosa, BARRANCA Cosimo, capo della locale di Milano, PANETTA Pietro Francesco, LUCA’ Nicola, locale di Colmano, e MANDALARI Vincenzo, locale di Bollate, successivamente condannati alla pena di oltre 10 anni di reclusione.
Nel medesimo ambito investigativo, il 21 ottobre 2010, la DIA di Milano ha eseguito un’ulteriore ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di 4 soggetti, trai quali il citato CHIRIACO Carlo Antonio.
I predetti, con l’aggravante del metodo mafioso, avrebbero interagito nello svolgimento di una gara di appalto, condizionandone gli esiti.