Operazione “Feudo/Sibilla” – Sequestro Lago d’Averno Il 9 luglio 2010, nell’ambito dell’operazione “Feudo”, nella provincia di Caserta, il personale del Centro Operativo DIA di Napoli ha eseguito un decreto di sequestro preventivo d’urgenza dei beni riconducibili a CARDILLO Gennaro, noto ristoratore della zona costiera puteolana, contiguo al clan SETOLA, per conto del quale riciclava ingenti capitali. In particolare, il provvedimento ha riguardato le quote sociali e l’intero patrimonio di diverse società costituito per la massima parte da imprese operanti nel settore ricreativo e della ristorazione. La citata misura, unitamente al sequestro eseguito nel precedente mese di giugno, ha consentito alla DIA di Napoli di sottrarre alle cosche beni per un valore stimato complessivamente in circa 25 milioni di Euro. Nel medesimo contesto investigativo, nel mese di maggio del 2011, sono state eseguite misure cautelari reali per circa 7 milioni di euro ed eseguite 10 misure cautelari personali. Tra i beni di una delle società sottoposte a sequestro anche il lago naturale denominato “Lago d’Averno”, dall’indubbio valore turistico, culturale ed economico, sito nel comune di Pozzuoli (NA), con un patrimonio artistico, faunistico ed archeologico-paesaggistico comprensivo del famoso “Antro della Sibilla”. Detto bene è stato definitivamente restituito allo Stato a seguito del decreto di dissequestro del Tribunale di Napoli, emesso in data 4.10.2011, che ha disposto la revoca del sequestro preventivo e conseguente restituzione del lago al demanio dello Stato. L’attività ha trovato spunti proficui nelle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, imprenditore locale noto per la sua attività nel settore del ciclo dei rifiuti, in grado di offrire preziosi contributi per la sua conoscenza sia dell’assetto organizzativo del sodalizio criminale di appartenenza, il clan BIDOGNETTI, sia dei collegamenti della cosca con l’imprenditoria e gli amministratori locali.