Spartacus

OPERAZIONE “SPARTACUS”
La DIA, nel 1993, ha avviato una complessa indagine che ha contribuito a disarticolare il clan dei CASALESI, consentendo di accertare la sempre crescente capacità imprenditoriale e finanziaria dell’organizzazione camorristica, nonché le ramificazioni della stessa in altre regioni italiane ed in territori esteri.
L’attività investigativa si è sviluppata in più filoni consentendo all’Autorità Giudiziaria, nell’arco di un decennio, di emettere oltre 300 ordinanze di custodia cautelare in carcere e di sottrarre alle cosche beni per circa 1,3 miliardi di Euro. Di seguito si riportano i momenti salienti.
In data 16.02.1996 l’Autorità Giudiziaria di Napoli ha emesso 15 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di esponenti della banda della Magliana e del clan NUVOLETTA, ritenuti i mandanti dell’omicidio di un noto sindacalista, ucciso a Caserta l’11.10.1993.
Il 17.06.1996, in esecuzione di provvedimenti emessi dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di S. Maria Capua Vetere, la DIA ha sequestrato 199 fabbricati, 52 terreni, 14 società, 12 autovetture e 3 imbarcazioni per un valore complessivo di 354 miliardi di lire. I provvedimenti sono scaturiti da una proposta di applicazione di misure di prevenzione personale e patrimoniale del Direttore della DIA nei confronti di affiliati al citato clan camorristico, ritenuti responsabili di associazione di tipo mafioso, omicidio, estorsione, rapina ed altri gravi delitti.
Il 12.08.1996, in esecuzione di 10 provvedimenti emessi dalla competente Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di S. Maria Capua Vetere nei confronti di altrettanti soggetti appartenenti al clan, facente capo al noto boss SCHIAVONE, sono stati sequestrati beni mobili ed immobili, frutto di attività illecite, per un valore complessivo di circa 400 miliardi di lire. Anche questi provvedimenti sono scaturiti da una proposta di applicazione di misure di prevenzione personale e patrimoniale del Direttore della DIA.
In data 22.10.1996, in collaborazione con gli Organismi territoriali delle Forze di polizia, sono stati eseguiti, in provincia di Caserta, 86 provvedimenti restrittivi emessi, dalla Autorità Giudiziaria di Napoli, nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili di associazione per delinquere di tipo mafioso, omicidio ed estorsione. Tra gli arrestati figuravano uomini politici, appartenenti alle Forze di polizia, nonché imprenditori campani. Le indagini hanno consentito di acquisire ulteriori elementi sulle attività illecite del sodalizio criminoso dei CASALESI e di far piena luce sull’omicidio del Carabiniere Salvatore NUVOLETTA, commesso il 2.07.1982. Inoltre, è stata data esecuzione a 3 provvedimenti di applicazione di misure di prevenzione patrimoniali e personali nei confronti di altrettanti soggetti appartenenti al citato clan. E’ stato anche individuato un ingegnoso ed originale meccanismo di riciclaggio dei capitali illeciti tramite l’acquisto di cavalli purosangue da corsa, impegnati nelle più note competizioni equestri, e la gestione di scuderie. I provvedimenti ablativi hanno portato al sequestro di 19 cavalli di pura razza ed infrastrutture ippiche, per un ingentissimo valore commerciale.
Il 21.01.1997 il Tribunale di S. Maria Capua Vetere, in accoglimento di una proposta del Direttore della DIA, ha emesso un provvedimento di sequestro di beni mobili, immobili e quote societarie nei confronti di 4 affiliati al clan dei CASALESI, per un valore di decine di miliardi di lire.
Il 25.3.1997 sono stati arrestati due latitanti, entrambi esponenti di spicco del suddetto clan. Il successivo 8 agosto è stata data esecuzione a 4 provvedimenti di sequestro di beni mobili ed immobili, nonché a 17 decreti di applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S. e di confisca dei beni nei confronti di 21 affiliati.
L’8.10.1997 è stata data esecuzione a 2 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dall’Autorità Giudiziaria di Napoli nei confronti di altrettante persone, ritenute responsabili di tentata estorsione aggravata.
In data 15.10.1997 la magistratura di S. Maria Capua Vetere ha emesso 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti soggetti, ritenuti responsabili di omicidio.
Il 6.11.1997 sono stati eseguiti 2 provvedimenti di applicazione di misura di prevenzione emessi dalla competente Sezione del Tribunale di S. Maria Capua Vetere nei confronti di due imprenditori.
Nel luglio del 1998 la DIA, in collaborazione con la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Caserta, ha dato esecuzione a 135 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti soggetti, tra cui 20 appartenenti alla Guardia di Finanza, ritenuti responsabili, a vario titolo, di corruzione, concussione, truffa aggravata ed altro.
Il 17 maggio 1999 è stata emessa un’ulteriore ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di 7 individui ritenuti essere responsabili, a vario titolo, di un omicidio perpetrato nel 1991 a San Cipriano d’Aversa (CE).
Nel maggio 2000 l’Autorità Giudiziaria di Napoli ha emesso 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di SCHIAVONE Francesco e di altri due camorristi, ritenuti responsabili di un omicidio avvenuto il 9.10.1988 in Vairano Patenora (CE).
Infine, nel luglio 2002 sono state eseguite 6 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Tribunale di Napoli nei confronti di altrettanti individui, tutti esponenti di spicco del predetto clan, ritenuti responsabili, a vario titolo, dell’omicidio di SCHIAVONE Donato, commesso in S. Antimo (NA) il 6 ottobre 1994, nell’ambito di una guerra tra gruppi contrapposti nell’agro aversano.
Nell’ambito della complessa ed articolata operazione, rileva il filone denominato “SPARTACUS 3-OMICIDI”, avviato nel novembre del 1999, a seguito dello stralcio operato dalla D.D.A. partenopea, relativo a oltre 100 omicidi avvenuti nel corso degli anni ’80 e ‘90 in provincia di Caserta.
Il 30 maggio 2002, il Centro Operativo di Napoli ha dato esecuzione ad un decreto di fermo, poi tramutatosi in un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. partenopeo, a carico di 10 individui ritenuti responsabili, a vario titolo, di 4 omicidi perpetrati fra il 1985 ed il 1995 in provincia di Caserta.
Il 13 ottobre 2003 il medesimo Centro Operativo ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del noto BIDOGNETTI Francesco e del figlio Aniello, ritenuti responsabili dell’omicidio di Gennaro FALCO. Quest’ultimo, medico del Comune di Parete (CE), fu assassinato il 29 ottobre 1993 poiché ritenuto responsabile della morte della moglie del boss, deceduta nel 1986 a seguito di grave malattia.
Il 5 agosto 2005 è stata eseguita una misura cautelare detentiva nei confronti di un personaggio di vertice del gruppo mafioso casertano, per i reati di omicidio, detenzione illegale di armi ed altri gravi reati.
Nel novembre 2005 è stata data esecuzione ad un’ulteriore misura cautelare in carcere nei confronti di cinque camorristi casertani, ritenuti responsabili di omicidio, detenzione illegale di armi ed altro.
Il 22 giugno 2006, il personale della DIA ha dato esecuzione ad una misura cautelare detentiva, disposta dal GIP di Napoli, nei confronti di un personaggio di primo piano di un’associazione di tipo mafioso.
Da ultimo, il 26.09.2013, la DIA ha confiscato agli eredi di PASSARELLI Dante, ritenuto il riferimento economico-finanziario del clan dei CASALESI, tratto in arresto il 5.12.1995 e deceduto nel 2004, società, immobili e terreni, per un valore di circa 50 milioni di euro.
Esiti processuali: il processo Spartacus si è concluso nel gennaio 2010 con la sentenza della Corte di Cassazione che ha condannato all’ergastolo, per associazione camorristica, omicidio, estorsione, tra gli altri, il capo SCHIAVONE Francesco, il suo ex braccio destro BIDOGNETTI Francesco ed i due boss che avevano assunto la reggenza del clan, all’epoca della sentenza latitanti, IOVINE Antonio e ZAGARIA Michele.