Vengono svolte attraverso uno studio sistematico e regolare del fenomeno criminale e l’analisi delle attività degli individui di cui si sospetta l’appartenenza ad organizzazioni mafiose. In particolare formano oggetto di investigazione preventiva:
• le connotazioni strutturali delle organizzazioni criminali;
• le articolazioni ed i collegamenti interni ed internazionali delle stesse;
• i loro obiettivi e le modalità operative;
• ogni altra forma di manifestazione delittuosa riconducibile ad esse, ivi comprese le estorsioni.
La sintesi della fase conoscitiva rappresenta il punto di partenza delle attività investigative propriamente dette, che devono verificare “sul campo” l’attendibilità e la fondatezza dell’ipotesi originariamente formulata.
Tali attività interessano, in particolare, quattro aree: informativa, economico-patrimoniale, controllo antiriciclaggio e controllo sugli appalti.
La DIA concentra la propria attenzione investigativa sui soggetti criminali piuttosto che sui singoli delitti. Di regola non agisce sulla base della notitia criminis, ma privilegia l’analisi del fenomeno nel suo complesso ed il contesto del reato associativo, puntando ad individuare nei singoli componenti dei gruppi mafiosi:
• le responsabilità;
• i ruoli;
• le attitudini criminali;
• i comportamenti delittuosi posti in essere.
L’azione di contrasto si sviluppa contro obiettivi strategicamente selezionati, che vengono aggrediti nel loro insieme, senza dispersione di risorse informative o di energie investigative.
La DIA agisce in stretto collegamento con gli uffici e le strutture delle Forze di Polizia che forniscono ogni possibile cooperazione al personale investigativo della Direzione.
Il Reparto “Relazioni internazionali ai fini investigativi” promuove e sviluppa i collegamenti – informativi ed operativi – con gli organismi esteri specializzati nella lotta al crimine organizzato.
Le attività di scambio riguardano le principali agenzie investigative dei Paesi dell’Unione Europea, nonché le polizie di Paesi appartenenti ad altre aree continentali (Paesi non UE, America, Asia, Africa e Oceania).
Il III Reparto partecipa ai principali fori di cooperazione multilaterale di polizia in tema di prevenzione e contrasto della criminalità organizzata transnazionale.